A pochi giorni dal voto e dopo l’interessante incontro di presentazione dei candidati svolto su iniziativa dell’Ordine, ci pare necessario compiere un atto di chiarezza sull’impegno che ha contraddistinto la nostra attività degli ultimi due anni sul tema Inarcassa.
Le convulse, appassionate e quasi accanite attività di promozione elettorale in corso potrebbero far perdere di vista i reali motivi di interesse su una partita essenziale per garantire il futuro previdenziale di un’intera categoria.
Ribadiamo il nostro diritto-dovere di occuparci di Inarcassa: la drammatica congiuntura che colpisce ormai strutturalmente la nostra categoria non può che obbligarci a rivolgere lo sguardo all’istituto che governa un patrimonio di oltre 8 miliardi di euro composti dai contributi versati da 90.000 architetti italiani. Alleghiamo quindi, per gli approfondimenti del caso, il documento redatto lo scorso luglio ed approvato dagli Ordini Federati Emilia-Romagna.
Tutti noi conosciamo la congiuntura e le condizioni legislative (c.d. riforma Fornero) che hanno comportato la riforma del sistema compiuta nel 2012, dal passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo alle costrizioni che ciò ha determinato (aumento dei contributi e riduzione delle pensioni, cioè paghiamo di più per avere di meno).
Questo fenomeno è frutto di una sconsiderata e poco lungimirante gestione del patrimonio in termini di patto fra generazioni che ha consentito di erogare fino ad ora prestazioni (pensioni) molto superiori a quanto effettivamente maturato. In sostanza si afferma che le durissime condizioni alle quali sono sottoposti oggi gli architetti derivano da una eccessiva generosità praticata in passato.
Noi vorremmo evitare il perpetrare di questo atteggiamento e garantire un futuro certo a chi oggi, faticosamente, si affaccia alla professione. Gli effetti di questo lavoro e di queste scelte matureranno a lungo termine ma qualcuno deve assumersi la responsabilità di avviare un percorso di equità verso le future generazioni.
Questo è il motivo che ha condotto alcuni consiglieri, in modo simbolico, ad avanzare la propria candidatura affinché potesse praticarsi in modo chiaro e responsabile la volontà di un serio impegno su una materia così complessa e delicata. Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto o vorranno esprimere comunque la condivisione a questo impegno: il loro appoggio non è inutile ma segno concreto di un sostegno alla nostra azione.
Chiediamo quindi ai candidati ancora in lizza, sottoscrivendo un impegno formale, di misurare il proprio impegno per perseguire gli obiettivi emersi nell’incontro svolto martedì scorso alla presenza di oltre 140 colleghi che di seguito riassumiamo:
– pensione minima: garantire uguali prestazioni a fronte di omologhe contribuzioni eliminando gli attuali vincoli al suo adeguamento (parametro ISEE e reddito medio) con particolare attenzione alle sperequazioni di genere;
– trasparenza amministrativa: garantire un’informazione sintetica ed intellegibile dell’intera attività di Inarcassa dalla quale si possano desumere le scelte compiute, gli indirizzi e gli obiettivi assunti dai Delegati e dagli Organi di governo;
– contenimento dei costi di gestione: ridurre la dimensione elefantiaca della macchina amministrativa e della rappresentanza dei delegati anche attraverso accordi sinergici con gli Ordini territoriali quali elementi di supporto utili al raccordo tra Inarcassa ed iscritti;
– codice etico dei Delegati: assumere scelte volontarie di comportamento improntate a non conseguire utilità, diretta o indiretta, di qualsiasi natura derivanti dal mandato ricevuto e dal ruolo assunto;
– Fondazione Inarcassa: evitare l’inutile dispersione di risorse in iniziative (citiamo, ad esempio, anche InArCommunity) che si sovrappongono al ruolo svolto istituzionalmente dagli Ordini territoriali;
– confronto e ascolto: accrescere la consapevolezza degli iscritti in ordine ai contenuti del dibattito svolto in seno agli organi di governo di Inarcassa mediante l’organizzazione di incontri periodici di aggiornamento; valutare le esigenze da tempo espresse dagli iscritti su temi di particolare interesse (regolarità contributiva e pagamenti PA, compensazioni F24, ravvedimenti operosi, sanzioni, ecc.).
Daremo notizia del riscontro da parte dei candidati a questo nostro appello e di ogni altro contributo che dovesse pervenire da parte di chiunque e ricordiamo i nominativi dei colleghi che hanno confermato la propria disponibilità a rivestire il ruolo di Delegato Architetto Inarcassa della Provincia di Parma:
Fabrizio Bacchi
Ilaria Barbacini
Carlo Felice Corini
Luca Delbono
Michela Montanini
Nicolai Zanettini
I colleghi Gabriella Incerti e Alessandro Tassi-Carboni, in coerenza all’impegno simbolico assunto, comunicano il ritiro della propria candidatura.
Si vota, per la prima tornata elettorale, nei giorni 10, 11 e 12 marzo presso lo studio notarile Franco Vincenzo – Strada del Consorzio, 2 (laterale Duomo) – Parma dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00. In alternativa il voto può essere espresso mediante raccomandata semplice utilizzando la scheda elettorale ricevuta da Inarcassa.
Il Consiglio dell’Ordine
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Ad oggi abbiamo ricevuto l’adesione da parte dei colleghi Fabrizio Bacchi, Nicolai Zanettini, Ilaria Barbacini e Michela Montanini (vedi allegati)