L’AZIONE DISCIPLINARE
Scopo del Codice Deontologico, come si può vedere nella pagina apposita, è quindi dettare una regola di comportamento per assicurare ai clienti (il committente) l’affidabilità e credibilità della categoria e del singolo architetto.
Solo nel caso di mancato rispetto del Codice Deontologico ha avvio l’azione disciplinare.
L’azione disciplinare ha avvio d’ufficio o dietro segnalazione. Per la più precisa descrizione dell’azione e del procedimento disciplinare, si raccomanda a chi consulta questo sito di attenersi strettamente a quanto indicato e prescritto nell’Ordinamento (norme di legge e regolamentari).
In sintesi, l’azione disciplinare si sviluppa in queste fasi:
- Il CDD (ovvero il Consiglio di disciplina) nella persona del Presidente, dopo averla preventivamente esaminata, assegna la vicenda ad uno dei collegi. Ogni Collegio di disciplina (da non confondere con il CDD) è composto da tre membri, con funzioni di presidente, relatore e segretario. Il Collegio riceve la documentazione già disponibile ed adempie sia alla funzione di valutazione preliminare ed istruttoria che a quella giudicante.
- Il Collegio acquisisce le necessarie informazioni e sulla base di queste dispone l’audizione preliminare del professionista indagato, deliberando l’avvio del procedimento vero e proprio (o l’archiviazione, se non vi è presunzione di colpa dell’iscritto).
- Il procedimento disciplinare comporta la nuova audizione del professionista incolpato, formalmente convocato. Il procedimento si conclude con l’emanazione della sanzione disciplinare o – in caso di non colpevolezza – con l’archiviazione.
LE SANZIONI. L’ARCHITETTO SOSPESO DALLA PROFESSIONE O CANCELLATO DALL’ALBO DEVE CESSARE L’ATTIVITÀ IN CORSO
Il Collegio di Disciplina in caso di colpa ed in base alla gravità (valutando anche l’eventuale dolo) commina una delle seguenti sanzioni:
- avvertimento;
- censura;
- sospensione dall’esercizio della professione;
- cancellazione dall’albo.
Tutti i colleghi sono pregati di tenere in debita considerazione l’effetto che la sanzione disciplinare (che viene annotata sull’Albo) ha sull’attività professionale dell’architetto, in particolare nei casi di sospensione e cancellazione che sono comunicati ai principali enti pubblici, compresi tutti i comuni della provincia (vedere anche il capitoletto in fondo alla pagina).
Di fatto, il professionista sospeso o cancellato non può compiere alcuna attività professionale e deve cessare quelle in corso (progettazione e d.l.).
Anche il committente che incaricasse un professionista sospeso si esporrebbe al rischio di gravi conseguenze.
LA MOROSITÀ (MANCATO PAGAMENTO DELLA QUOTA) COSTITUISCE VIOLAZIONE DEONTOLOGICA
Il mancato pagamento della quota di iscrizione all’Ordine costituisce violazione deontologica ed è sanzionato con la sospensione dall’Albo.
Il Collegio di Disciplina valuta in modo autonomo i casi di inadempimento, tuttavia è giusto evidenziare che il pagamento della quota in ritardo non sana l’avvenuta violazione.
SANZIONE PIÙ GRAVE PER CHI PERSEVERA NEL NON RISPETTARE IL CODICE DEONTOLOGICO
È bene evidenziare che il Codice Deontologico all’art. 41, sub 6, prevede espressamente che “nei casi di recidività relativi a infrazioni previste ai precedenti commi sono comminabili sanzioni corrispondenti alla categoria di infrazione immediatamente superiore.”
A titolo esemplificativo, un architetto già sospeso e che compia una nuova violazione del Codice Deontologico, reiterando la violazione già compiuta o compiendone un’altra, si esporrebbe concretamente al rischio della cancellazione dall’Albo.
ATTENZIONE ALLE VIOLAZIONI CHE HANNO ORIGINE DA MANCATI ADEMPIMENTI OBBLIGATORI (PAGAMENTO QUOTA – FORMAZIONE OBBLIGATORIA).
Sempre rimandando alle norme in vigore, visto il carattere sintetico di questa nota informativa, e nel rispetto dell’azione autonoma del CDD e dei Collegi, il Consiglio dell’Ordine raccomanda a tutti i colleghi di prestare la massima attenzione agli obblighi relativi a:
- quota di iscrizione all’Albo,
- formazione obbligatoria (CFP),
il cui mancato rispetto costituisce a tutti gli effetti una violazione deontologica, non sanabile, e comporta l’avvio obbligatorio dell’azione disciplinare.
CONSEGUENZE DELLA SANZIONE DISCIPLINARE – CARATTERE PUBBLICO DEL PROVVEDIMENTO
Il professionista che viola le norme deontologiche deve tenere in debito conto le conseguenze a cui si espone e l’effetto che queste hanno sull’attività professionale. Il Consiglio dell’Ordine raccomanda vivamente a tutti noi iscritti all’Albo di prendere chiara visione non solo del Codice deontologico ma anche delle procedure adottate relative alla pubblicità. Le sanzioni disciplinari sono pubbliche e vengono annotate sull’Albo. In particolare le sanzioni di sospensione dalla professione e cancellazione dall’Albo vengono divulgate ai principali enti pubblici. La divulgazione avviene secondo le modalità previste, richiamate nella Newsletter 18-10-2018 e di cui gli iscritti possono prendere preventiva e precisa visione nell’apposito Regolamento.
CONTRIBUTO ALLE SPESE PER IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE A CARICO DELL’ARCHITETTO SANZIONATO
È fondamentale e sempre più importante il rispetto del Codice Deontologico da parte dei professionisti architetti.
L’evoluzione della professione e l’aggiornamento del Codice hanno portato – purtroppo – ad un incremento fortissimo del numero delle presunte violazioni disciplinari e di conseguenza dei provvedimenti disciplinari.
Ne è conseguito un impegno forte e continuo del Consiglio di disciplina (CDD) e dei collegi: l’attività di contrasto alla violazione deontologica si svolge in modo continuativo e non più episodico come era in passato.
A fronte di tali situazioni l’Ordine ha ritenuto giusto prevedere il versamento di un contributo obbligatorio per lo svolgimento del procedimento disciplinare. Tale determinazione è stata condivisa in sede di Assemblea degli iscritti ed anche in questo è opportuno che gli architetti iscritti ne siano a conoscenza, consultando se necessario o se di interesse il relativo Regolamento spese di procedimento disciplinare.
DOWNLOAD / LINK
- CDD (Consiglio di disciplina)
- Codice Deontologico
- Codici deontologici: Archiworld Network
- Codice deontologico in vigore dal 1 settembre 2017 (SCARICA ALLEGATO)